“Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.” (di P. Marco Pasquali) IT-FR-ES-PT

Questo passo ci apre una prospettiva nuova sul volto di Dio, come colui che si identifica con il povero, il bisognoso. Non è raro trovare nella storia di molti uomini santi il presentarsi di Gesù nelle vesti di un povero: anche S. Paolo della Croce fece questa esperienza a Vetralla. Allo stesso modo Pascal in punto di morte non potendo riceve l’eucarestia chiese di avere accanto a sé un povero. Ma nel passo troviamo anche altri soggetti come lo straniero e persino il carcerato (solitamente colpevole di qualche reato) che vengono accostati a Gesù.

Ecco allora la necessità di provare a guardare questo passaggio da un’angolazione diversa. Cosa hanno in comune queste figure? Certamente non possono essere accomunati da fattori di tipo morale o spirituale; quello che hanno in comune è il fatto di essere bisognosi, senza nessuna copertura da parte dello stato. Tutti sono nel bisogno al punto di non avere possibilità di contraccambiare o rimborsare. Anche i carcerati infatti non venivano supportati dallo stato, ma dalle loro famiglie di origine da cui spesso venivano ripudiati. Ecco che l’agire in modo benevolo nei loro confronti rende visibile un tipo di amore disinteressato che rende presente l’amore misericordioso di Dio. In quell’amore donato, in quella cura gratuita si manifesta, in modo quasi sacramentale, la persona di Gesù stesso che è l’amore di Dio per l’uomo e la cura per la sua salvezza.

Ma se questa presenza è a favore del bisognoso, perché viene messo in relazione con colui che invece dona questo amore? Qui Gesù non vuole descrivere le azioni che rendono “meritevoli” del paradiso, ma vuole tratteggiare il profilo del discepolo che è egli stesso presenza di Cristo. Questi con le sue azioni prolunga attraverso la sua storia personale quel movimento di guarigione e salvezza iniziato da Gesù in modo che possa essere testimonianza e salvezza per tutti. Il discepolo allora è colui che incarnerà Gesù al punto tale che non sembra nemmeno rendersi conto dove iniziano le sue azioni e quelle che Gesù compie attraverso di lui, tanta è la comunione tra i due.

versione francese

versione spagnola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *