Il Santuario della Scala Santa sorge dove anticamente si sviluppava il grande Palazzo Lateranense, detto Patriarchìo, sede dei papi del IV secolo fino al 305.
Il complesso cominciò ad andare in rovina quando i papi lasciarono Roma e si trasferirono in Francia e dal 1309 ad Avignone. Alla fine del tredicesimo secolo, quando papa Gregorio XI tornò a Roma (1377), l’area non fu ripristinata alla sua antica funzione. Il Palazzo fatiscente e incendiato due volte rimase inutilizzato.

Fu durante il pontificato di Sisto V (1585-1590) che il Patriarchìo venne definitivamente demolito per volere dell’architetto Domenico Fontana (1543-1590), che reputava l’antico complesso lateranense un insieme di “anticaglie senza troppo valore”, lasciando spazio all’attuale Piazza di Porta San Giovanni.

Sisto V ebbe l’accortezza però di salvaguardare l’antica cappella privata dei papi, detta Sancta Sanctorum, e la Scala Santa – già da diversi secoli oggetto della devozione dei pellegrini – che fece smontare dalla posizione originaria e rimontare proprio frontalmente alla cappella papale. Fece costruire inoltre altre due cappelle dedicate a San Lorenzo (sulla destra) e a San Silvestro (sulla sinistra).

Scala
Santa

Sancta
Sanctorum

Cappelle
Laterali